È ora di fare la cosa buona

A Torino questa mattina una delle mobilitazioni nazionali degli edili UIL e CGIL per chiedere al Governo di cambiare decisioni su bonus edilizi e codice appalti. In pericolo qualcosa come 100mila posti di lavoro, la sicurezza nei cantieri. Tutto a danno delle fasce più deboli delle periferie delle città come Falchera, teatro dell'iniziativa per il Nord Italia. In piazza anche Napoli, Roma, Palermo e Cagliari

Manifestazione nazionale edili a Torino: è ora di fare la cosa buona, si ai bonus per le fasce più deboli, no all’attacco al codice degli appalti

A Torino questa mattina una delle mobilitazioni nazionali degli edili UIL e CGIL per chiedere al Governo di cambiare decisioni su bonus edilizi e codice appalti. In pericolo qualcosa come 100mila posti di lavoro, la sicurezza nei cantieri. E i tagli dei bonus stanno colpendo le fasce di reddito più deboli che non possono permettersi un efficientemente energetico della propria abitazione. Ecco perché la manifestazione torinese è approdata in un quartiere id periferia come Falchera. 

Ecco perché la proposta della manifestazione di riaprire allo sconto in fattura per gli Isee sotto i 30mila euro, i condomini in periferia e le case popolari.  Vorrebbe dire ridare efficienza energetica alle case di chi non può permettersi investimenti ingenti ed è stato più colpito dalla speculazione energetica. Vorrebbe dire non spazzare via migliaia di posti in un settore che ha visto una recessione durata quasi 12 anni.  E la proposta di fermare la revisione del codice appalti significa anche maggiore sicurezza e legalità nei cantieri. 

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