Lillapois: una semplice storia di diritti violati

Presidio davanti alla catena di drugstore a Milano. Prima taglio degli organici, aumento dei carichi orari di fatto, pressioni per ottenere che lavoratrici a tempo pieno passassero al part time. Poi, dopo avere negato un confronto con i sindacati, l’azienda ha imposto il trasferimento contro le dipendenti che avevano scioperato e infine ha colpito la rappresentante sindacale con licenziamento

Lillapois: una semplice storia di diritti violati. Presidio davanti alla catena di drugstore a Milano

Presidio davanti alla catena di drugstore a Milano. Prima taglio degli organici, aumento dei carichi orari di fatto, pressioni per ottenere che lavoratrici a tempo pieno passassero al part time. Poi, dopo avere negato un confronto con i sindacati, l’azienda ha imposto il trasferimento contro le dipendenti che avevano scioperato e infine ha colpito la rappresentante sindacale con licenziamento  

Presidio davanti alla catena di drugstore Lillapois che, dopo il passaggio al gruppo che controlla i concorrenti Caddy’s, ha iniziato una politica di feroce scontro contro qualsiasi attività sindacale.

La protesta è nata dopo una escalation preoccupante: prima il taglio degli organici, l’aumento dei carichi orari di fatto, le pressioni per ottenere la trasformazione in part time di alcuni tempi pieni. Poi l’accelerazione, perché quando le lavoratrici hanno osato inscenare uno sciopero, si è abbattuta la ritorsione. Le lavoratrici che hanno partecipato allo sciopero sono state trasferite e in seguito una di loro, la rappresentante sindacale, è stata addirittura licenziata. Attività anti sindacale da Anni 50? no, dicono, solo un provvedimento disciplinare. 

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