Meno caldo per decreto

Il DL del Governo per l’emergenza calore che ha mietuto vittime tra i lavoratori prevede alcuni interventi positivi per il settore edile e agricolo. Ma tra controlli non previsti, nessun obbligo per le imprese e lavoratori non tutelati l’obiettivo appare ancora lontano

Sicurezza lavoro, meno caldo per decreto. Il Governo approva il DL per proteggere i lavoratori dalle ondate di calore ma nel provvedimento ci sono ancora molte criticità

Bene la Cassa Integrazione che rimane fuori dal computo delle 52 giornate per il settore edile. Bene  il provvedimento anche a favore dei lavoratori agricoli a tempo indeterminato. Già meno bene gl appena 10 milioni stanziati.

E poi? per ora non c’è molto altro. Il Decreto Legge Caldo del Governo ha perso per strada i suggerimenti e il confronto con i sindacati sui protocolli specifici, preoccupandosi, ancora una volta, dei rapporti con le sole imprese.  Eppure dopo tre morti sul lavoro per colpi di calore nella sola Lombardia tutti parlavano di richiesta urgente di un intervento che favorisse lo stop dei lavori in condizioni pericolose…

Senza dimenticare che nulla viene fatto sui meccanismi di controllo per incoraggiare le aziende a prendere decisioni a protezione dei lavoratori a rischio colpi di calore

Ma anche dalla categorie interessate, come edilizia e agricoltura, hanno delle perplessità nonostante il provvedimento metta in primo piano i loro settori ma mostri delle forti limitazioni
A proposito dei rider, proprio loro affrontano non solo le ondate di calore ma anche freddo e temporali senza tutela. Ma forse l’errore è procedere per emergenze

Per non parlare  a    poi della lentezza della Regione Lombardia su questo tema mentre Puglia, Calabria e Basilicata hanno adottato nei loro poteri provvedimenti urgenti a protezione dei lavoratori in pericolo 

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