Stress lavoro correlato al tempo del Covid

Nell’ambito degli eventi in vista della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, Cgil, Cisl e Uil Lombardia organizzano una dibattito sul tema. Modera e interviene Eloisa Dacquino e a seguire Massimo Balzarini, Carmine Esposito, Paolo Campanini insieme a interventi di RLS/Delegati di settori emblematici. Conclude: Pierluigi Rancati

Stress lavoro correlato al tempo del Covid. La diretta web unitaria del 27 aprile 2021

Sottovalutare i rischi dello stress lavoro-correlato, soprattutto in questa fase di pandemia Covid-19, può determinare impatti negativi rispetto alla sicurezza nel lavoro e alla salute di lavoratrici e lavoratori.  Occorre quindi una rinnovata attenzione da parte delle istituzioni e delle aziende. Oltre che un attivo coinvolgimento dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e dei lavoratori  da parte delle imprese. E’ quanto emerso questa mattina nel corso del webinar “Lo stress lavoro correlato al tempo del Covid” organizzato da Cgil, Cisl e Uil Lombardia in vista della Giornata mondiale della salute e sicurezza sul lavoro.

In base agli ultimi dati dell’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, il 40% delle imprese italiane dimostra interesse per lo stress lavoro correlato, ma solo il 20% dichiara di affrontarlo con attività di formazione e interventi sull’organizzazione del lavoro.

Il Covid-19 impone, sostengono Cgil, Cisl e Uil Lombardia, di aggiornare la valutazione del rischio stress lavoro-correlato e soprattutto di avviare delle azioni per combatterlo e trovare le idonee soluzioni al problema che diventa sempre più evidente. L’organizzazione del lavoro, come hanno sempre sostenuto le organizzazioni sindacali, può essere un fattore di rischio se non correttamente gestito, sia per chi si è sempre recato sul luogo di lavoro sia per chi opera in “smart-working”.

Diversamente da altre categorie di rischi lavorativi, lo stress lavoro correlato è infatti sempre presente indipendentemente dal fatturato aziendale, dal numero di dipendenti e dal settore di appartenenza o potrebbe aumentare nel caso di lavoro agile.

A maggior ragione a seguito di un cambiamento globale quale quello portato da una pandemia il rischio da stress lavorativo deve essere affrontato, gestito, monitorato e deve portare alla messa in atto di misure preventive efficaci allo scopo di ridurre l’entità del potenziale danno, favorire il benessere delle persone nelle organizzazioni ed un’equa distribuzione dei carichi di lavoro. Sono ugualmente importanti anche la prevenzione ed il blocco delle azioni di mobbing, una formazione dei lavoratori adeguata alla mansione ed ai carichi di lavoro ed il rispetto della normativa in materia di orario di lavoro (riposi, ferie, congedi, lavoro supplementare e straordinario).

 

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