“I contratti vanno tutti rinnovati, pubblico e privato – avverte Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil all’Esecutivo regionale Lombardia. Che poi aggiunge -. C’è un disegno molto chiaro di spiegare che l’unico modo per fare ripartire questo Paese non è aumentare i diritti ma diminuirli”
“Non vediamo strumenti immediati e utili per creare nuova occupazione. E poi siamo preoccupati per chi rischia di perdere il lavoro, anche qui discussione molto profonda”, dice Bombardieri nel suo articolato intervento all’Esecutivo Regionale della UIL Milano e Lombardia.
Il segretario generale UIL aggiunge: “Riformiamo gli ammortizzatori sociali anche perché coprano tutti i lavori e tutti i lavoratori. Attenzione, io non dico un ammortizzatore sociale universale, bisogna specificare. Lo chiede Confindustria partendo dal presupposto che ci sia la finanza collettiva a coprire questi ammortizzatori, noi invece facciamo riferimento a un sistema costruito su un sistema duale dove mettono i soldi le aziende e i lavoratori”.
“Dobbiamo coprirli tutti ma bisogna partire dal presupposto che bisogna versare, a cominciare dalle aziende mentre Confindustria dice: ma si, facciamolo universale e scarichiamolo sulla fiscalità collettiva”.
“Va rivisitata l’Anaspi e va collegata alla formazione professionale che sia in grado di collegarlo alla nuova occupazione. Come creare occupazione? Noi diciamo investire sulle politiche attive del lavoro. Confindustria dice che può fare tutto il privato, noi diciamo no: ci vuole un sistema duale, privato e pubblico. Ma sul pubblico bisogna investire, altrimenti facile poi dire che la Pubblica Amministrazione non funziona”.
In sostanza, dice Bombardieri – bisogna puntare a riforma degli ammortizzatori, delle politiche del lavoro, dell’orientamento e dell’incrocio tra domanda e offerta per arrivare a marzo e arginare questo tsunami che potrebbe arrivare quando finirà il blocco dei licenziamenti.
L’altra faccia della medaglia riguarda chi ha già un lavoro. “E’ necessario fare aumentare i consumi, lo diciamo da 10 anni – incalza Bombardieri -, per farli ripartire bisogna avere più soldi in tasca dei lavoratori, rinnovando tutti i contratti”.
Il segretario generale UIL cita quindi lo sciopero del pubblico impiego e le polemiche create ad arte contro i lavoratori. “E quindi arriviamo al pubblico, la discussione che vuole separare i lavoratori garantiti da quelli non garantiti è il solito disegno, nulla di nuovo – spiega Bombardieri -. E’ quello di spiegare che il modo per fare ripartire questo paese non è aumentare i diritti e i trattamenti economici ma al contrario, di diminuirli. Quindi chi ha un lavoro e rivendica un contratto dovrebbe prendere e stare zitto e fermo. Siamo stanchi di insulti e lezioni, specie da persone come il presidente INPS che guadagna centinaia di migliaia di euro ogni anno e ha scatti biennali garantiti da docente universitario per legge. E vieni a fare a noi la morale dicendo che noi dovremmo pensare a chi oggi non ha i soldi?”