Se la digitalizzazione deve essere democratica, il voto digitale resta una questione complessa e delicata
Danilo Margaritella non ha dubbi: “In questa situazione particolare il sistema di voto elettronico rappresenta una forma provvisoria. La penso attuabile nell’ambito delle iniziative all’interno dell’organizzazione per il rinnovo dei gruppi dirigenti. Qui la vedo come una reale un occasione. Un’opportunità che però non deve snaturare quello che è un processo politico complessivo a cui vorremmo ritornare prossimamente ad esempio con le elezioni delle RSU”
Sicuramente la digitalizzazione democratica è un processo importantissimo. Come diventa importante pensare ad un sistema complessivo che riguarda per esempio tutta l’amministrazione pubblica
“Parlare oggi di digitale – dice Margaritella – significa dare anche delle opportunità alle scuole agli ospedali alle università gli enti locali. Un concetto di ammodernamento che naturalmente deve andare di pari passo con un azione di efficienza e di efficacia”
Ma per pensare al digitale il segretario generale Uil Milano Lombardia non ha dubbi. Importante è e resta la formazione. “E’ indispensabile un piano nazionale di alfabetizzazione digitale della popolazione. Mi riferisco agli anziani a coloro che nella loro storia personale hanno avuto naturalmente meno dimestichezza il digitale. Serve quindi formazione a tutti i livelli. Ribadisco però che il digitale deve essere un’occasione ma non deve naturalmente snaturare il normale processo politico”