Lombardia, tra edilizia sociale e rigenerazione dei quartieri

In scia al convegno di Feneal UIL Lombardia alcune interviste sul diritto all'abitare. Perché Milano è una delle città italiane con un patrimonio di edilizia pubblica tra i più ampi tra Aler e MM, ma in città ci sono circa 16mila famiglie che sono in coda in graduatoria, anche se il comune di Milano ha appena annunciato di avere recuperato circa 3.500 alloggi sfitti di sua competenza per metterli a disposizione. Ma i conti per molte fasce di reddito non tornano...

Lombardia, tra edilizia sociale e rigenerazione dei quartieri, breve viaggio nel diritto all’abitare

Milano è una delle città italiane con un patrimonio di edilizia pubblica tra i più ampi tra Aler e MM, ma in città ci sono circa 16mila famiglie che sono in coda in graduatoria, anche se il comune di Milano ha appena annunciato di avere recuperato circa 3.500 alloggi sfitti di sua competenza per metterli a disposizione.

Una ulteriore spinta potrebbe arrivare anche dal Recovery Fund, soldi freschi dalla UE, si parla di oltre 2 miliardi di euro da usare nella direzione del cosiddetto social housing e per recuperare  6mila palazzine di edilizia pubblica da ristrutturare e rendere efficienti e che saranno individuate presto in un uno specifico elenco.

Ma in verità le questioni del diritto all’abitare rimangono a Milano e in Lombardia tutte sul tappeto, si stima che a esempio 146mila famiglie per reddito non hanno diritto a nessuna forma di locazioni calmierate, né l’edilizia popolare né il cosiddetto housing sociale.

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