Il complicato rientro delle scuole/1

Il 7 gennaio gli studenti dovrebbero rientrare in aula ma la pandemia ha mostrato tutte le fragilità del sistema educativo dopo anni di mancati investimenti. “Non ci sono garanzie, specie dal punto di vista sanitario”, avverte con preoccupazione Carlo Giuffré, segretario generale UIL Scuola Lombardia

Il rientro delle scuole il 7 gennaio? “Non ci sono garanzie di nessun tipo”, ribatte preoccupato Carlo Giuffré, segretario generale UIL Scuola Lombardia. Già, perché i conti sono presto fatti. In un sistema scolastico che da anni vede solo tagli, portando l’Italia molto al di sotto della media europea per investimenti nell’istruzione (vd tabella) gli istituti si trovano a non avere presidi medici adeguati e quindi siamo lontanissimi dai piani di altri paesi, che puntano ad ammettere gli studenti dopo avere fatto in massa tamponi rapidi prima di entrare.

Comparazione investimenti in istruzione sul Prodotto Interno Lordo in Europa (Fonte Eurostat)

“Abbiamo chiesto di avere garanzie per potenziare la presenza di personale sanitario. Oggi le scuole si dividono un medico in 20, non ce la può fare il medico e intanto ci sono nuovi infetti. Come facciamo a dire che si rientra il 7 gennaio? Neanche i trasporti sono stati cambiati”, incalza il segretario UIL Scuola Lombardia.

Carlo Giuffré, segretario generale UIL Scuola Lombardia

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