Sicurezza sul lavoro: una vita sul filo

I dati Inail avvertono che in Lombardia gli infortuni mortali sono aumentati, davanti a un calo degli incidenti in itinere sono cresciuti quelli sul posto di lavoro. “Occorre rispettare in modo rigoroso le regole, tanto più in questa fase di pandemia”, avverte Eloisa Dacquino, segretaria regionale Uil

Nonostante il rallentamento dell’economia a causa del Covid, i dati che consegna l’INAIL nell’ultimo rapporto pubblicato ieri, 1 dicembre, non sono per niente confortanti sul fronte degli incidenti mortali.

I dati riferiti al periodo gennaio – ottobre 2020, confermano purtroppo il trend in crescita degli infortuni con esito mortale nella Lombardia: sono 221 nei primi dieci mesi dell’anno (+84 rispetto lo stesso periodo dell’anno 2019).

Un incremento che non accenna a diminuire, e che ha riguardato in particolar modo la gestione industria e servizi, che passa da 124 a 209 denunce.

Molto preoccupante che a una analisi delle modalità di accadimento  degli incidenti emerge che diminuisce il numero di eventi in itinere (il percorso del lavoratore da abitazione al posto di lavoro) mentre aumentano gli eventi in occasione di lavoro (+91).

In termini generali (comprendendo anche infortuni non mortali) le denunce di infortuni presentate all’Inail nei primi dieci mesi di quest’anno in Lombardia sono state complessivamente 84.511 con una diminuzione del -14,87% rispetto allo stesso periodo del 2019; la contrazione maggiore, con un -43,25%, si è registrata per i casi di infortunio in itinere, accaduti nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro.

Le Province maggiormente interessate dall’aumento del numero di infortuni sono Bergamo (+27), Cremona (+23), Milano (+13) e Brescia (+9).

“Occorrono maggiori controlli alle attività produttive e verifiche rigorose sull’attuazione del Protocollo per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, avverte Eloisa Dacquino, della segreteria Uil Milano e Lombardia con delega ad Ambiente, Sicurezza e Green Economy.

Che poi incalza: “Occorre mantenere alta l’attenzione sulla necessità del rigoroso rispetto delle misure di prevenzione e protezione a salvaguardia della tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori, che in questa seconda grave andata di contagi rischiano ogni giorno la loro vita sui luoghi di lavoro”.

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