Just Eat, dopo un incontro con i sindacati, ha ufficializzato ieri la novità: i suoi circa 4mila collaboratori vengono riconosciuti come dipendenti e inquadrati nel Contratto nazionale della logistica.
E’ una svolta importante per i lavoratori del Food Delivery, per due ordini di motivi. Il primo: Just Eat dimostra che per le aziende del settore la totale deregolamentazione del lavoro di chi fa le consegne del cibo non è vitale per continuare il proprio business. Ormai per l’intero settore italiano del Food Delivery la stima prevede per il 2021 il miliardo di euro di giro d’affari.
Il secondo: i lavoratori di Just Eat, diventando dipendenti, cambiano completamente la loro vita lavorativa, acquisendo una serie di diritti elementari del lavoro sconosciuti a migliaia di persone che tutti i giorni, anche durante i momenti più complicati della pandemia, hanno continuato a prestare il loro servizio diventato molto importante.
Vincenzo Cesare, segretario della UIL Milano Lombardia, da tempo segue gli sviluppi del caso dei 60mila rider del food delivery italiani, spiega i tanti miglioramenti che ci saranno per i lavoratori legati a Just Eat. E ora tocca alle altre società del settore accettare il cambiamento.