Uno sciopero unitario (CGIL, CISL e UIL) per dire basta ai carichi di lavoro eccessivi. Così lavoratori di E-Distribuzione hanno proclamato una mattinata di agitazione per domani, 19 novembre.
I lavoratori della rete Enel, in realtà, stanno già scioperando in tutta Italia dal 23 ottobre. Uno stato che si protrarrà sino al 21 novembre con una astensione dai lavori programmati da effettuarsi con lavoro straordinario.
“Da tempo – dichiara il segretario generale Uiltec Fabio Pennati – i lavoratori sostengono carichi di lavoro eccessivi in orario ordinario e ancor più in orario straordinario per gli interventi di riparazione dei guasti. L’azienda mantiene il servizio elettrico grazie al senso di responsabilità dei dipendenti e se ne approfitta grazie a “volontari” per sopperire alle mancanze di organico”.
Lo stereotipo del lavoratore Enel è ormai un lontano ricordo, ora ogni addetto rende oltre 260.000 € /anno di margine operativo lordo e l’azienda vuole efficientare una organizzazione che molto probabilmente è già la più redditiva del pianeta.
“Abbiamo il presentimento – continua Pennati – che con questa operazione non solo Enel aggiri la necessità di rafforzare la rete elettrica, la vera spina dorsale della transizione energetica, ma si incammini a mettere in pratica gli aspetti più deleteri delle privatizzazioni delle reti di telecomunicazione e autostradali”.
“I lavoratori – come conclude il coordinatore regionale Uiltec per il comparto elettrico Saverio Lo Coco – non ci stanno a veder esternalizzate attività importanti, vedersi applicare orari sfalsati e trovare allargate le aree di reperibilità per interventi di riparazione dei guasti. Per questo il 19 novembre, nel rispetto delle norme Covid, i delegati sindacali saranno in presidio davanti alle sedi Enel di Milano (via Rubattino), Melzo (viale Gavazzi) Colturano (viale delle Industrie), Legnano, (via Santa Caterina) Abbiategrasso, (via Poscallo) e Corsico, (via Vittorini e via Alzaia Trieste)”.