La sicurezza sul lavoro prima di tutto

I dati che ci consegna l’INAIL nell’ultimo rapporto Open data pubblicato il 30 ottobre 2020, riferiti al periodo gennaio – settembre 2020, confermano il trend in crescita degli infortuni con esito mortale in Lombardia (sono 180 nei primi nove mesi dell’anno). Dall’analisi delle modalità di accadimento emerge che diminuisce il numero di eventi in itinere mentre aumentano gli eventi in occasione di lavoro (+94). Le Province interessate dall’aumento del numero di infortuni sono Bergamo (+26), Cremona (+22), Milano (+12) e Sondrio (+7).


Dati che testimoniano, una volta di più, la necessità di tenere alta la guardia rispetto la corretta applicazione dei Protocolli e l’urgenza di intervenire con investimenti e politiche adeguate in tema di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro.

I dati statistici vanno letti con cautela e l’Inail al riguardo sottolinea che “il confronto tra i primi nove mesi del 2019 e del 2020 è da ritenersi poco significativo, essenzialmente per due motivi: la sospensione su tutto il territorio nazionale, tra il 9 marzo e parte del mese di maggio di quest’anno, di ogni attività produttiva considerata non necessaria, che si sta rivelando determinante per il calo delle denunce d’infortunio in complesso, e l’inclusione, a partire dalla rilevazione dello scorso marzo, delle denunce di infortunio relative alle infezioni da Covid-19 avvenute nell’ambiente di lavoro o a causa dello svolgimento dell’attività lavorativa e in itinere, alle quali sono dedicati specifici comunicati, che sta avendo un impatto significativo nell’aumento dei decessi finora registrati, i cui effetti si potranno però valutare solo a consolidamento a fine anno”.

Per la regione Lombardia si mettono in evidenza i seguenti dati statistici:

Denunce di infortunio

Le denunce presentate all’Inail nei primi nove mesi di quest’anno sono state 73.452 con una diminuzione del -15,21% rispetto allo stesso periodo del 2019. La contrazione maggiore, con un -43,77%, si è registrata per i casi di infortunio in itinere, accaduti nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro.

Gli infortuni sono diminuiti del 5,42% nella gestione Industria e servizi, del 20,26% nella gestione Agricoltura e del 64,17% nel Conto Stato. Si riscontra invece un aumento nel numero di infortuni accaduti in occasione di lavoro nella gestione

Industria e Servizi (+3,93%).

Il settore di attività economica Q Sanità e assistenza sociale ha registrato un considerevole aumento delle denunce di infortunio (+275%) passate da 2.780 di gennaio-settembre 2019 a 10.426 gennaio-settembre del 2020. Tuttavia il dato del solo mese di settembre 2020 (233) risulta in linea con il dato rilevato nel mese di settembre 2019 (248). Si rileva un aumento degli infortuni anche nel settore C18

Stampa e riproduzione di supporti registrati (+131,42%).

Il maggior numero di infortuni avviene nella Provincia di Milano con 23.407 denunce presentate nei primi tre trimestri dell’anno, seguita da Brescia con 10.745 casi e Bergamo con 8.637. L’unica provincia con un numero di infortuni (+168) in aumento risulta essere Cremona.

La riduzione degli infortuni ha riguardato sia i lavoratori italiani (-16,58%), sia quelli comunitari (-6,40%) ed extracomunitari (-10,83%). Dall’analisi del fenomeno infortunistico per genere dell’infortunato emerge una contrazione del numero di infortuni per la componente maschile (-25,75%) e l’aumento per quella femminile (+4,39%), dato quest’ultimo in controtendenza rispetto a quanto rilevato in ambito nazionale. In particolare l’aumento si riscontra in occasione di lavoro senza mezzo di trasporto (+22,91%).

Dall’analisi per fasce d’età si registra un aumento degli infortuni per le fasce d’età comprese tra i 40 e i 69 anni.

Infortuni mortali

Aumentano gli infortuni con esito mortale, sono 180 nei primi nove mesi dell’anno, con un balzo di 94 casi rispetto lo stesso periodo dell’anno precedente. Dall’analisi delle modalità di accadimento emerge che diminuisce il numero di eventi in itinere mentre aumentano gli eventi in occasione di lavoro (+94). L’aumento ha riguardato la Gestione Industria e Servizi (+87) e Conto Stato (+1) . All’interno della Gestione Industria e Servizi si osserva l’aumento dei casi nei settori C Attività manifatturiere (+7), G Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli (+8), H Trasporto e magazzinaggio (+11), M Attività professionali, scientifiche e tecniche (+5), O Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria (+7), Q Sanità e assistenza sociale (+21). Le Province con un trend in aumento del numero di infortuni sono Bergamo (+26), Cremona (+22), Milano (+12) e Sondrio (+7).

In regione Lombardia il maggior numero di infortuni mortali ha interessato lavoratori di genere maschile con 174 casi (85,29%) mentre per le lavoratrici sono stati registrati 30 decessi.

Malattie professionali

In forte diminuzione le tecnopatie denunciate nel periodo gennaio-settembre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, la riduzione è del -42,39% con una percentuale maggiore riconducibile al genere maschile (-43,98%) mentre è più contenuta per il genere femminile (-37,55%). Sono inoltre italiani i lavoratori che si ammalano in numero maggiore a causa del lavoro con 1585 denunce presentate all’Inail (-41,96%), seguiti dai lavoratori comunitari con 55 casi e dai lavoratori extracomunitari con 147 casi.

La contrazione è più evidente nella gestione Industria e Servizi che conta 1166 malattie in meno e dall’analisi territoriale emergono cali delle patologie denunciate in tutte le Provincie della Regione. Le Malattie professionali denunciate con più frequenza, risultano essere le malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo con 936 denunce (-41,94%), tumori con 187 denunce, le malattie del sistema nervoso con 150 casi, seguite dalle malattie dell’orecchio e dell’apofisi mastoide con 140 denunce.

 

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