Una transizione senza ritorno

Occupazione, costi, competenze e salari. Questi i temi che sono stati al centro del convegno organizzato dalla UILM in tema di transizione. Una situazione che se non governata rischia di far perdere migliaia di posti di lavoro e che che la politica nazionale, ma anche locale sembra a tratti dimenticare

Una transizione senza ritorno. Occupazione, costi, competenze e salari. Questi i temi che sono stati al centro del convegno organizzato dalla UILM in tema di transizione. Una situazione che se non governata rischia di far perdere migliaia di posti di lavoro e che che la politica nazionale, ma anche locale sembra a tratti dimenticare/p>

Un convegno per parlare di transizione. A organizzarlo la Uil Metalmeccanici della Lombardia che già in tempi non sospetti lanciava segnali e allarmi su un tema che è la nuova rivoluzione industriale. E la Transizione, nel frattempo è già arrivata e proprio per questo va governata per evitare che a rimetterci siano lavoratori e cittadini che rischiano aumenti di costi spropositati dopo aver sopportato le speculazioni e l’inflazione.

E’ un treno che non si può perdere. Un treno che la politica al contrario pare non voler prendere, e su cui, invece, le imprese, sono salite da tempo. Per questo i sindacati chiedono una transizione legata alle competenze e ai salari perché questa nuova rivoluzione industriale deve essere governata e non subita dai lavoratori.
Interviste a Enrico Vizza, segretario Generale UIL Milano Lombardia, Vittorio Sarti, Segretario Generale UILM Lombardia e Giuseppe Sabella presidente Oikonova.

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