Tutti insieme per fermare l’effetto domino. Solo in Lombardia si sono già fermate 300 aziende, tra edili e fonderie. Una situazione paradossale dovuta alla mancanza di materiale e ai costi energetici insostenibili
Sono passate poche settimane da quando nel settore dell’edilizia si cercavano 20 mila nuovi addetti da inserire nel comparto e ora si parla addirittura di sospensione dei lavori. Solo in Lombardia si sono già fermate 300 aziende, tra edili e fonderie. Una situazione paradossale dovuta alla mancanza di materiale e ai costi energetici insostenibili
Da 15 giorni l’impennata dei prezzi rischia di portare al blocco di un settore che vale il 20% del PIL dell’Italia.
Il ferro per cemento armato, solo per fare qualche esempio, ha visto un aumento del 40%, il gas naturale dell’875%, l’energia elettrica segna un più 542% e + 81 il petrolio. Costi insostenibili per le aziende a cui si aggiunge l’irrepreibilità dei materiali
Le soluzioni, di cui si è discusso all’assemblea straordinaria di Assimpredil Ance , vanno dagli ammortizzatori sociali per i lavoratori a misure effettive per calmierare il prezzo dell’energia e dei carburanti. Necessario infine, rivedere i valori dei bandi di gara con delle formule compensative e uno slittamento dei termini del pnrr, un tema che però andrà discusso in Europa.
Interviste a:
Enrico Vizza, segretario generale Feneal UIL Lombardia
Regina De Albertis, presidente Assimpredil Ance
Alessandro Morelli, viceministro Infrastrutture e Mobilità sostenibile