Il lavoro come una guerra

In una settimana nella sola Lombardia si sono contati tre omicidi bianchi, un operaio metalmeccanico e due nel settore dell’edilizia. I lavoratori hanno indetto scioperi a Varese e Bergamo tra martedì e mercoledì. “Non siamo disposti a barattare la ripresa economica con la vita”, sottolinea Annunziato Larosa della FENEAL UIL Alta Lombardia

Il lavoro come una guerra – In una settimana nella sola Lombardia si sono contati tre omicidi bianchi, un operaio metalmeccanico e due nel settore dell’edilizia

Il 5 maggio scorso Christian Martinelli, 49 anni, è rimasto schiacciato dalla alesatrice in fabbrica a Busto Arsizio (VA). Il 6 maggio a Pagazzano (BG) Maurizio Gritti, di 46 anni, viene travolto da una lastra di cemento sul cantiere edile. Solo due giorni dopo Marco Oldrati, 52 anni, perde la vita in un altro cantiere edile a Tradate (VA).

E’ il lungo stillicidio di infortuni e morti sul lavoro anche in Lombardia è insostenibile, come sottolinea Annunziato Larosa (FENEAL UIL Alta Lombardia)  “Non siamo disposti a barattare la ripresa economica con la vita”. Per martedì 11 maggio è indetto uno sciopero unitario di 4 ore di tutte le categorie in provincia di Varese, cui farà eco mercoledì 12 maggio uno sciopero di 2 ore del settore edile in provincia di Bergamo

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