Una misura importante che con l’inflazione che riduce il potere d’acquisto dei salari rappresenta uno strumento importante. La UIL è chiara: da solo non basta. Il fulcro dovranno essere sempre i contratti collettivi delle organizzazioni più rappresentative e il taglio del cuneo fiscale per combattere il lavoro povero
Un dibattito sul salario minimo organizzato dalla fondazione dei consulenti del lavoro che ha visto partecipare i consulenti, le università e le parti sociali. Assente la politica. E il dibattito ha fatto scaturire che il salario minimo è importante, specie in una fase di perdita del potere di acquisto dei salari, ma ancora di più lo è la contrattazione.
Il problema vero restano quindi i contratti, che devono essere sottoscritti da parte delle organizzazioni maggiormente rappresentative, ma anche la lotta al lavoro povero.
Interviste a
Enrico Vizza – Segretario Generale UIL Lombardia
Carlo Gerla – Segretario Generale Cisl Milano
Marco Accornero – Segretario Unione Artigiani Monza e Brianza