La UIL intervista Attilio Fontana

I vertici della segreteria regionale, i segretari di categoria e delle camere territoriali hanno incontrato nella sede UIL Lombardia di via Campanini a Milano I candidati alle prossime elezioni regionali. Sui temi presentati nel manifesto della UIL è intervenuto anche il presidente uscente Attilio Fontana che conferma la continuità suoi tavoli di confronto con il sindacato.

Elezioni regionali Lombardia: la UIL intervista Attilio Fontana sul manifesto presentato dal sindacato sui temi ritenuti prioritari per la nostra Regione

I vertici della segreteria regionale, i segretari di categoria e delle camere territoriali hanno incontrato nella sede UIL Lombardia di via Campanini a Milano I candidati alle prossime elezioni regionali.

Sui temi presentati nel manifesto della UIL è intervenuto anche il presidente uscente Attilio Fontana che conferma la continuità suoi tavoli di confronto con il sindacato.

“La Lombardia è ai vertici di attrattività di investimenti in diversi settori e l’autonomia che sta facendo passi da gigante in questi ultimi mesi con il sostegno di tutto il governo rappresenta una riforma per il miglior funzionamento del paese e per il futuro. Credo che questa riforma porterà tanti benefici sui territori e stimolerà la capacità dei singoli. I trasporti sicuramente vanno riformati anche se si deve riconoscere che il trasporto su ferro per funzionare ha necessità di una linea che non è di Regione e che necessità di essere rivista. L’altro tema su cui è necessario fare un ragionamento è la sanità pur considerando che nella pandemia la sanità lombarda è stata lasciata sola e ha reagito egregiamente da sola. Si deve combattere il problema delle liste di attesa così si deve investire sulla formazione. Il numero dei medici è una cosa che purtroppo non dipende dalla Regione Lombardia noi continuiamo a fare bandi cercando di assumere medici che però non riusciamo a recuperare soprattutto in certe specialità. I medici di base poi sono un altro problema a sé stante perché anch’essi non dipendono minimamente dalla Regione Lombardia ma dipendono dal ministero. Se non si rivede la programmazione nazionale la situazione sicuramente è difficile. Possiamo cambiare la proporzione di investimenti verso il privato rispetto al pubblico ma credo che il modello come è stato strutturato funzioni. Per la questione casa sono state snellite le procedure nei primi sei mesi del 2022 e si dovranno rendere più efficienti”.

leave a reply