Cassa integrazione: uno tsunami per Como e Lecco

Il 10° rapporto UIL del Lario sulla cassa integrazione sulle due province conferma lo sconvolgimento economico per il Coronavirus. E il sindacato territoriale avverte una pesante crescita della povertà di famiglie in stato di bisogno

Il 10° rapporto UIL del Lario sulla cassa integrazione sulle due province  conferma lo sconvolgimento economico per il Coronavirus. E il sindacato territoriale avverte una pesante crescita della povertà di famiglie in stato di bisogno

Il 10° rapporto UIL del Lario sulla cassa integrazione nelle Province di Como e Lecco rileva un aumento della richiesta di ore di cassa integrazione da parte delle imprese nel mese di ottobre rispetto al mese precedente, crescita ancora più evidente se il confronto è fatto tra ottobre 2019 e ottobre 2020.

Lo tsunami economico si manifesta in tutta la sua drammaticità nel confronto dei primi 10 mesi del 2020 con lo stesso periodo del 2019.

Lo studio è carente del dato riguardante il FIS (fondo integrazione salariale), l’INPS non fornisce il dato per Provincia ma solo per Regione, e del FSBA (fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato).

I dati segnalano una accelerazione da settembre a ottobre 2020 della Cassa Integrazione Totale con un +62,5% per la provincia di Lecco e un +244,9% per Como (+71,1% per la Lombardia e +70,2% per l’Italia

Il dato ottobre 2019/2020 (anno su anno) vede invece una dinamica leggermente diversa ma senza in un contesto senza precedenti, con Como che ha visto un aumento dell’853,7% e Lecco del 325,7% (Lombardia +1.1178,1%; Italia +892,5%).

In conclusione, la nuova esplosione della richiesta di cassa integrazione nel mese di ottobre è da associare, purtroppo, al peggioramento della situazione sanitaria per la diffusione del Coronavirus che ha investito il nostro Paese, una situazione economica che presumibilmente sarà ancora più deteriorata nel mese di novembre che è coinciso con l’identificazione della zona rossa per la nostra regione e conseguentemente con il lockdown di molte attività produttive.

“Il quadro economico resta quindi preoccupante, i posti di lavoro a rischio sono numerosi, oggi salvaguardati dagli ammortizzatori sociali e dal divieto ai licenziamenti per giustificato  motivo oggettivo – commenta Salvatore Monteduro, segretario generale Uil Lario -. Purtroppo, la crisi economica perdurerà per molto ed è necessario che i sussidi e le tutele continuino fino a quando non si uscirà dalla situazione di emergenza sanitaria, a tal fine è fondamentale che il Governo Nazionale e Regionale si adoperino per un approvvigionamento e somministrazione tempestiva e immediata del vaccino COVID alla popolazione. Questo Tsunami economico ha già prodotto un aumento dello stato di povertà di molte famiglie e bisogna intervenire per alleviare la loro situazione di bisogno”.

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