Lombardia: lo show dei vaccini in azienda

Regione e Confindustria Lombardia scrivono da sole un piano che addirittura lancia 400mila vaccini nelle aziende in poco tempo. Tutte le altre parti sociali sono state tagliate fuori, unica scelta, aderire a cose già fatte oppure niente passerella per una campagna trionfale di vaccini. Ma ci sarebbero tante domande da fare

 

 

Inizia il nostro viaggio con 5 argomenti/domande al “Pirellone” per capire e far capire alle persone quanto lo scatto in vanti voluto dai vertici regionali rappresenti ancora una volta una presa di posizione dagli scarsi contenuti e dalle innumerevoli parole

Si perchè quando Regione Lombardia ha sottoscritto un accordo con Confidustria della Lombardia per fare i vaccini in azienda ha dato subito numeri importanti. Ma da dove arrivano questi 400mila vaccini?
Ipotesi numero 1: i vaccini sono quelli che arriveranno dallo Stato al momento della vaccinazione di massa? Allora di un accordo fatto in tutta fretta tra regione e Confindustria, tagliando fuori sindacati e altre parti sociali, non c’era proprio bisogno. Anzi. Che senso ha un accordo del genere?

Ipotesi numero 2: Confindustria e Regione sanno dove andare a comprare vaccini per i fatti loro? Sarebbe come dire: delle priorità dei cittadini lombardi nel loro complesso non ci interessa molto e infatti categorie di lavoratori esposti sono rimaste escluse.

A proposito. Il Friuli Venezia Giulia ha appena messo a punto un suo piano regionale di vaccini in azienda. Piano scritto con le imprese…………. e i sindacati.
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