RSA Biffi, un presidio per i diritti

A Milano la UIL FPL chiede il rispetto dei lavoratori e lavoratrici che operano all’interno della struttura. Pochi operatori, turni pesanti, problemi di sicurezza sul lavoro e infortuni. Le richieste dei lavoratori per ora non hanno trovato risposte da parte dei vertici

RSA Biffi, un presidio per i diritti. A Milano la UIL FPL chiede il rispetto dei lavoratori e lavoratrici che operano all’interno ella struttura. Pochi operatori, turni pesanti, problemi di sicurezza sul lavoro e infortuni. Le richieste dei lavoratori per ora non hanno trovato risposte da parte dei vertici

A Milano la UIL FPL chiede il rispetto dei lavoratori e lavoratrici che operano all’interno ella struttura. Pochi operatori, turni pesanti, problemi di sicurezza sul lavoro e infortuni. Le richieste dei lavoratori per ora non hanno trovato risposte da parte dei vertici.

Nella struttura ci sono 90 posti letto, e per fare un esempio solo al 1° piano 16 sollevatori e 12 persone da imboccare che necessitano di un aiuto importante, il piano di lavoro prevederebbe 4 operatori al mattino e tre al pomeriggio ma nella realtà si riesco ad avere solo due operatori per turno. Questa carenza d’organico si ripercuote sulla sicurezza per gli operatori e sulla qualità per i degenti.

Questa carenza di personale fa si che anche il rischio infortuni aumenti.

Di fronte a queste problema tiche sollevate dal sindacato, l’azienda ha proposto l’inserimento di un welfare aziendale di 300 euro ad operatore,  ma i lavoratori riuniti in assemblea non hanno accettato la proposta.

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