Una pensione meno gravosa per gli edili

Dopo lo sciopero generale di CGIL e UIL del 16 dicembre il Governo cambia posizione su uno dei temi della manifestazione: l’accesso alla pensione dell’edilizia viene portata da 36 a 32 anni di contributi con 63 anni tenendo per chi userà l'Ape sociale. Enrico Vizza, segretario generale Feneal UIL Lombardia sottolinea: “Lo avevamo detto, i lavori non sono tutti uguali”

Una pensione meno gravosa per gli edili. L’accesso alla pensione dell’edilizia viene portata da 36 a 32 anni di contributi

 

Dedicato a chi ha pensato che lo sciopero generale lanciato da CGIL e UIL lo scorso 16 dicembre fosse stato inutile o addirittura  dannoso. Il Governo ha deciso nella manovra di cambiare approccio rispetto al tema dell’Ape sociale dei lavoratori dell’edilizia, che era stata fissata dal Governo a 36 anni

E alla fine nella manovra si porta la soglia dei contributi per l’Ape sociale dell’edilizia da 36 a 32 anni.  Un ottimo compromesso rispetto alle richieste sindacali, anche perché è stato finalmente capito un argomento molto semplice, almeno per chi lavora. Come dice Enrico Vizza, segretario generale Feneal UIL Lombardia, “I lavoro non sono tutti uguali”. Senza dubbio quello dell’edilizia è uno dei più gravosi… 

leave a reply