Giovedì mattina 17 dicembre la Uil regionale ha tenuto un importante seminario on line dedicato alla sicurezza sul lavoro per i delegati RLS ed RLST.
I contributi sono arrivati da Ivana Veronese, segretaria nazionale UIL, Carmine Esposito (Ingegnere Inail) che ha raccontato le strategie di prevenzione e contenimento del contagio. Altro intervento molto importante quello di Marco Lamalfa (funzionario Inail) che invece ha sottolineato l’importanza delle banche dati per la valutazione del rischio. Tema delicatissimo anche per Giuseppe Mancusi, di Euromedica Milano, che ha affrontato l’annosa questione della sorveglianza sanitaria, con uno sguardo in particolare sul ruolo del medico competente.
Un’occasione importante per parlare con Eloisa Dacquino, segretaria UIL Milano e Lombardia, che ha introdotto il seminario.
“Abbiamo voluto organizzare questa iniziativa importante perché la formazione e il continuo confronto su questo tema per noi è vitale – spiega la segretaria con delega ad Ambiente, Sicurezza e Green Economy -. Seguiranno altre iniziative sull’argomento”, tanto più con la necessità per i lavoratori di essere preparati sulla sicurezza ai tempi del Covid 19.
E’ un’ occasione anche per sottolineare come la Lombardia sia purtroppo sempre ai primi posti in Italia per gli infortuni sul lavoro, addirittura nonostante la minore presenza sul lavoro.
“Grazie a open data di Inail dobbiamo registrare in Lombardia un costante e progressivo aumento degli infortuni mortali – incalza Eloisa Dacquino -. Ne abbiamo contati già 221 da inizio anno e sono in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno. Ha riguardato in maniera importante i servizi e l’industria. L’incidenza generale di tutti gli infortuni lombardi sul totale italiano siamo a circa il 20%. Numeri molto alti e che non accennano a scendere”
La prima parte dell’intervista a Eloisa Dacquino in esclusiva per Sindacato.Tv
Ma il dato evidenzia come il settore sanitario sia stato quello più colpito sul fronte della sicurezza sul lavoro in questi mesi, “ha colpito le professionalità direttamente coinvolte con il Covid, si tratta di decessi che riguardano per un terzo il personale sanitario ancora messo a dura prova”, avverte Eloisa Dacquino.
Colpisce ancora di più che dopo oltre 20 anni dall’inizio delle politiche dedicate alla sicurezza sul lavoro i problemi sembrano essere sempre gli stessi. “La cosa più sconfortante, in questi anni non si è investito sulla prevenzione, sui controlli, sulla formazione. Si è continuato a considerare la sicurezza sul lavoro come una questione secondaria, un peso, un tema meramente sindacale – spiega la segretaria UIL -. Invece se c’è un tema che la pandemia ha reso evidente è che il diritto alla salute, alla sicurezza di chi lavora è questione primaria, sociale. Sappiamo ogni giorno che salvaguardare la salute e la sicurezza di chi lavora significa salvaguardare la collettività nel suo complesso”.
La seconda parte dell’intervista di Eloisa Dacquino in esclusiva per Sindacato.Tv