La soluzione detta così sembra semplice. Al rientro di gennaio per evitare affollamenti basta scaglionare le entrate degli studenti in orari differenziati così non affolleranno i trasporti locali e non ci sarà bisogno di investire in nuovi mezzi. Anche perché gli investimenti tanto non ci saranno.
“E’ una soluzione folle – avverte Rosalinda Di Cesare, docente e responsabile UIL Scuola Milano/Corsico -. E’ impossibile incrociare gli orari dei docenti, con molti di loro che addirittura coprono più scuole. E rischia di fare rientrare a casa studenti in orari improponibili”.
Che aggiunge: “Ho fatto dei calcoli, a esempio nella scuola di mia figlia ci sono qualcosa come 600 alunni, nell’altro plesso altri 600 e in una scuola vicina altri 600. Anche ad andare al 50% sono 900 persone che si muovono”. Senza contare tutto il personale docente e di supporto che rende le operazioni quasi impossibili, anche solo per una singola scuola.